Ciao.
ho letto una cosa su twitter fighissima, ve la embeddo.
Un pensiero random di sabato sera, che mi ha fatto riflettere tutto il weekend. Spesso anche io paragono e contrappongo i modelli per cercarne uno migliore, ma la realtà dei fatti è che ognuno può trovare la sua strada con gli NFT e la blockchain.
Opulous può essere geniale per chi fa già numeri di streaming interessanti e vuole rimanere indipendente senza rinunciare agli anticipi, Audius è il nuovo soundcloud, dove ricerca e innovazione possono essere molto premianti e Catalog può dare una carriera a chi non vuole competere a suon di streaming, ma vuole trovare un proprio mondo e un proprio suono. E ci sono altri modelli all’orizzonte!
Avrei voluto poter esprimere questi concetti meglio di così, ma Cheriehu è stata molto molto brava: potete seguire la sua newsletter sull’industria musicale qui.
Se vi ricordate, nella puntata precedente ho accusato alcuni di questi player del mondo NFT musicale di fare grandi proclami e poi di far aspettare mesi prima che si muova qualcosa. Qualcosa si è mosso (non credo come diretta conseguenza della newsletter LOL) e vi aggiorno su tutto nella newsletter qui sotto.
Finalmente Opulous è pronto lanciare l’NFT di Lil Pump. Ecco come funzionerà!
Il 29 ottobre finalmente potremo acquistare una percentuale del nuovo singolo di Lil Pump; il prezzo è ancora un mistero, ma almeno adesso sappiamo come funzionerà.
Innanzitutto ci sarà un Early Access per chi fa staking di $OPUL (la loro moneta), attraverso la piattaforma NFTrade.com, che però non accetta gli $OPUL ASA o ERC20 e quindi vanno convertiti in BSC, stakati, e bisogna guadagnare 2000 xOPUL (si guadagna un xOPUL per ogni $OPUL stakato per 24 ore) per poter sbloccare l’early access. Capito tutto? Pure io ho dovuto rileggere 3 volte.
Passiamo al vero e proprio acquisto della percentuale di NFT: si passerà dalla piattaforma Republic (come vi avevamo preannunciato) e bisognerà registrarsi con tutti i propri dati. L’acquisto è legale, infatti è addirittura protetto e assoggettato alla legge, ma bisogna superare questo piccolo impasse.
Dovrete avere un wallet Algorand da collegare e dovrete anche collegare il vostro conto bancario: si perché, e questo è davvero un po’ assurdo, si acquisterà in dollari e non usando una crypto.
Mano mano che il brano guadagnerà stream i proventi verranno raccolti da Opulous e poi distribuiti trimestralmente in Algorand direttamente sul proprio wallet. Primo pagamento Q1 2021.
Ne varrà la pena? Ovviamente nessuno ha sentito “Monalisa”, il singolo di Lil Pump, quindi potrebbe potenzialmente essere una hit stratosferica, ma tocca ricordare a tutti che “Gucci Gang” è uscita nel 2017 e l’ultimo singolo ha fatto fatica a fare 1.5 milioni di stream su Spotify che a naso potrebbe aver portato (sommando le altre piattaforme) circa 5000$. Se con 100$ ci portiamo a casa 0,1% (sto facendo un ipotesi, abbastanza ragionata) rischiamo di guadagnare 5$. Ovviamente non teniamo conto di quanto potrebbe rivalutarsi la nostra percentuale di NFT; ma anche qui ho una domanda… c’è un marketplace?
I primi che acquisteranno l’NFT di Lil Pump riceveranno gratis anche una di queste immagini da salvare nel loro wallet.
Io sono un grande fan della visione di Opulous, però continuo a pensare che in questo momento, il fatto che si appoggino su una piattaforma esterna, il fatto che manchino alcune informazioni importanti, mi fanno approcciare questa iniziativa con grande cautela.
E sono sicuro che anche per loro questi sono esperimenti per capire meglio come rendere il meccanismo più efficace e replicabile: chi si lancerà nell’acquisto potrebbe fare una scelta incauta… che però nel mondo crypto a volte può pagare molto bene!
Vuoi saperne di più? Vai qui.
Ah un’ultima nota importante: Opulous ha annunciato la partnership con Line, che è un colosso dello streaming e della comunicazione soprattutto nel mercato asiatico.
Il 29 Ottobre ci sarà l’AUDIUS AUTUMN
Ci mancano un po’ i cartelloni dei festival eh? Se non riconoscete neanche un nome qui, non vi preoccupate. Sono la crème de la crème degli artisti su Audius e si esibiranno in una maratona di 12 ore di dj set su Discord, una buona occasione per permeare il loro server e farsi qualche amico nuovo.
Cos’è Audius? Audius è una piattaforma che ricorda molto Soundcloud e che ha annunciato partnership con diversi musicisti di fama internazionale, fra cui Katy Perry. Di base non pagano gli stream e ascoltare è gratis, ma permettono ai musicisti di guadagnare con Fan Token o sbloccando brani e reward esclusivi.
Ora, però, hanno annunciato che i brani in classifica verranno remunerati con la loro moneta interna: per la top 5 ci saranno 100 $AUDIO a settimana (circa 230$) e lo stesso per la top 5 dei brani in crescita. Ben 500 $AUDIO alla top 10 di app che usano le API Audius e verrà remunerato anche chi carica un brano su Audius e detiene una spunta blu su Instagram o Twitter.
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Il caso Latasha.
Parliamo sempre di musica, ma oggi vi voglio raccontare di Latasha, che ha venduto questo video per 20k su Zora.
Mi sono imbattuto in questa storia per caso perché su Twitter ho iniziato a vedere persone che seguo complimentarsi con questa artista di Brooklyn.
La cosa più sconvolgente di questa storia è che il video in questione è uscito un anno fa: inoltre Latasha ha “solo” 14k follower su Twitter e lo stesso numero circa su IG (con engagement ridicoli, quindi boh). Com’è arrivata a questo risultato?
Semplicemente caricando brani e video e interagendo con la community, la sua reputazione è cresciuta, si è creata una guerra a suon di offerte e alla fine il video è stato battuto all’asta per quel bel gruzzolino di ETH.
La piattaforma che ha utilizzato è quella di Zora che di base è molto aperta e intuitiva e si specializza nella vendita e la rivendita di NFT di qualsiasi genere multimediale (audio, video, immagini). La figata è che tutto ciò che trovate su Zora che è strettamente musicale ve lo trovate anche su Catalog (di cui ho parlato qui) poiché entrambi operano su Ethereum.
Lavorando da anni nella musica so bene quanto sia difficile “rientrare” nelle spese di un video:, qui si crea un precedente davvero interessante e il fatto che addirittura anche un video di catalogo abbia funzionato così fa ben sperare per tutti.
Quindi esattamente come nella premessa, ecco a voi tre modelli di business completamente diversi per la vostra musica. Tutti già esistenti, tutti già, a loro modo, funzionanti.
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