OnlyMusix, Arpeggi Labs e tanto altro
Nuovi progetti blockchain che cambieranno l'industria come la conosciamo
Ciao,
anche questa settimana un’esplosione di notizie dal fronte musicale più interessante.
Grazie a Linecheck ho potuto incontrare e parlare con Silvia Bertelli, la COO di OnlyMusix un progetto Italiano focalizzato su musica e NFT che è andato online proprio in questi giorni. Vi spiego tutto qui sotto; merita sicuramente la vostra attenzione.
La blockchain risolve molti problemi tecnici che ha l’industria musicale da anni, come la conservazione dei metadati, la reperibilità di dati editoriali e discografici, ma forse la più grossa spina nei fianchi di tutti sono i campionamenti. Nella prossima puntata del podcast (spoiler alert!) parleremo anche di questo argomento, ma nel frattempo vi illustro il nuovo progetto di Arpeggi Labs.
Dulcis in fundo un piccolo resoconto di quello che è successo ieri a Linecheck.
Introduzione a OnlyMusix.
OnlyMusix è un progetto di Onlytech Industries un’azienda Italiana che si occupa di cybersecurity e sviluppo software per aziende dell’entertainment in Italia, USA e Canada. Attraverso la loro piattaforma gli artisti possono trasformare le loro canzoni o artwork in NFT e venderle ai loro fan: la piattaforma gestisce internamente gli split payments, quindi potete decidere nel momento caricamento come vengono divisi i proventi, e si può scegliere anche una percentuale di resell, quindi se l’NFT viene rivenduto gli aventi diritto ricevono una fetta della torta.
Oltre a questo OnlyMusix permette di fare Lazy Minting, ovvero posticipare il pagamento delle gas fee (i costi da sostenere perché la rete processi la transazione), fino a quando l’NFT è stato effettivamente venduto e per metà 2022 dovremmo avere la possibilità di usare la piattaforma anche per vendere biglietti dei concerti.
OnlyMusix si sta sforzando anche di avvicinare il pubblico non-crypto quindi gli acquisti si potranno fare anche usando carta di credito.
L’altra cosa interessante è che OnlyMusix sarà a tutti gli effetti una piattaforma di streaming, con i brani ascoltabili dalla piattaforma stessa senza dover acquistare nulla.
Altro aspetto molto importante è la sostenibilità ambientale del progetto: OnlyMusix infatti collabora con Forestmatic “una startup tech, attiva nel campo della riforestazione, che consentirà alla piattaforma e ai suoi utenti di partecipare attivamente alla compensazione di CO2 emessa per la creazione degli NFT”.
“L’artista potrà decidere di associare alla propria creazione, un albero che verrà piantato e tracciato, riducendo l’impronta ambientale e al contempo partecipando al sostentamento delle comunità locali dell’Uganda. Ogni albero sarà associato ad un ID ed al momento dell’acquisto del NFT avverrà il passaggio di proprietà dall’artista al fan, che potrà monitorare su una dashboard dedicata la crescita del suo albero.”
OnlyMusix attualmente sfrutta la blockchain di Ethereum, ma molto presto migrerà su un Layer 1 sempre di Ethereum per abbattere le gas fee.
(I layer 1 sono blockchain anch’esse che processano le transazioni e dopo un tot di operazioni scrivono sulla blockchain principale, comportando un notevole risparmio di calcoli per la rete).
Arpeggi Labs vuole creare una libreria di campioni NFT
Non ho mai parlato di Arpeggi Labs, semplicemente perché mi occupo più di industria che di creatività musicale in questa newsletter. Il loro prodotto principale si chiama Arpeggi Studio ed è un DAW online in cui si possono creare canzoni, mintarle e venderle come NFT. No, non è come fare una canzone con Logic e caricarla su OpenSea da soli, perché Arpeggi Labs ha sviluppato uno speciale formato per la blockchain di Ethereum.
Occhio spiegone tecnico
Come sapete se avete ascoltato il podcast, quando mintate un NFT su Ethereum non caricate il file sulla blockchain perché mettere il file intero sulla blockchain avrebbe costi proibitivi. Un mp3 costerebbe qualcosa come 100.000$. Quindi si utilizza uno storage peer 2 peer, il più famoso si chiama IPFS, che contiene dei file che non sono modificabili.
Il file .arp sviluppato da Arpeggi Labs permette di conservare tutti i dati fondamentali di un brano in uno spazio molto piccolo, quindi si può uploadare sulla blockchain stessa e il costo di mintaggio si aggira intorno ai 25$.
Quindi bastano 25€? Non esattamente.. in questa fase Arpeggi fornisce uno speciale Studio Pass per poter caricare su Ethereum e se volete acquistarne uno nel mercato secondario dovete spendere circa 1500$. Non demoralizzatevi però, sul loro discord fanno tantissimi concorsi mettendo in palio Studio Pass (che si possono usare o rivendere).
Ovviamente è un progetto nuovissimo, non lasciatevi spaventare da queste limitazioni: mano mano che Arpeggi Studio si svilupperà, diventerà sempre più facile usare la loro piattaforma per creare NFT musicali.
Veniamo alla news: Arpeggi Studio vuole avere il suo sample pack e stanno cercando suoni di batteria o suoni melodici di una sola nota. Se il suono verrà selezionato si occuperanno loro di creare l’NFT e se poi verrà utilizzato da i produttori che usano il loro DAW il valore del sample aumenterà e l’autore avrà la possibilità di o rivenderlo o creare e venderne altri simili.
Qui tutto lo spiegone e come partecipare.
HiFi & DeFi a Linecheck.
Io e Matteo Tambussi ci siamo conosciuti grazie a Linecheck quindi è stata una bella chiusura del cerchio aver registrato una puntata del podcast insieme durante il festival, all’interno di CasaBase.
L’argomento viene percepito ancora di nicchia e avevo un po’ di nervosissimo su effettivamente quanti sarebbero venuti e quanti sarebbero stati coinvolti dalla discussione.
Invece c’erano tante persone interessate, tante domande centrate, forse un solo difetto: un’ora non è abbastanza per parlare di tutto.
foto di fabio Izzo courtesy of Linecheck
Quindi un grande grazie a tutti quelli che hanno partecipato e ai nostri ospiti speciali, Sergio e Adam di BitSong.
Io e Matteo abbiamo tantissime idee da sviluppare quindi, non temete, ci saranno altre occasioni per esplorare insieme il Web3.
Per tutti quelli che non c’erano: un podcast con un riassunto di quello che è successo arriverà molto presto.
Altre news interessanti:
Opulous è stata denunciata da Universal. Per fare l’S-NFT di Mona Lisa di Lil Pump si sono appoggiati su un incubatore di startup chiamato Republic. Il problema qual è? Universal possiede il marchio Republic Records che ha l’esclusiva mondiale per l’utilizzo di questo nome associato a servizi musicali.
Sempre Opulous. Settimana prossima dovrebbero* andare online gli S-NFT di quattro artisti “emergenti”. Il *dovrebbero è perché l’annuncio di questa cosa è sparito da ogni piattaforma, MA gli amministratori del telegram di Opulous mi garantiscono che settimana prossima sapremo tutto.
Dico “Emergenti” perché, per dire, uno dei quattro è Calboy che ha circa 400 milioni di stream con un singolo. Dalle mie parti gli emergenti ne hanno 400 totali di ascolti.
Comunque vi ho fatto una playlist con tutti e quattro così potete farvi un’idea:
Si sono un grande
Royal ha accolto gli investimenti di The Chainsmokers, Nas, Stefflon Don, Logic, Kygo, Joner Lucas e Disclosure. La piattaforma fondata da 3LAU ha raccolto un totale di 55 milioni di dollari per sviluppare il proprio progetto.
Nell’articolo linkato nel tweet qui sotto tutti i dettagli
Conoscete i collezionisti di NFT musicali? Con questo podcast potete conoscere meglio @coopahtroopa uno dei più noti influencer nel campo.
Visitate la DART in via Turati. Ci trovate una delle prime mostre al mondo di artisti (visivi) NFT: ce ne sono 70 fra i più quotati al mondo.
Dettagli qui.
Avete trovato le informazioni qui utili? Vi piace leggerlo?
Potete sostenere il progetto semplicemente consigliandolo agli amici o postandolo sui social. Aiutateci a trovare più adepti: il Web3 arriverà prima per tutti!