Tutto quello che devi sapere su Opulous
Da oggi il loro token $OPUL si può scambiare liberamente: scopriamo come funziona la piattaforma!
Ciao!
Come prima cosa vorrei ringraziarvi, ho visto subito tanto interesse intorno a questo argomento e sono felice che abbiate trovato la newsletter talmente interessante da volervi iscrivere.
Visto che qualcuno mi ha addirittura chiesto come poter “sostenere” il progetto, adesso potete liberamente donare e aiutarci ad espandere questa newsletter e dargli sempre più continuità!
Ho voluto fare una mail speciale dedicata a Opulous, perché da oggi si possono scambiare liberamente i loro $OPUL su Uniswap, Kucoin, PancakeSwap anche se la piattaforma deve essere ancora ufficialmente lanciata. Detto questo penso che Opulous sia, insieme ad Audius, il progetto più avanzato che unisce musica e blockchain perché non solo ha annunciato funzionalità estremamente interessanti, ma è gestita da un’azienda che conosce bene le idiosincrasie del mondo musicale. Per questo ho pensato meritasse un approfondimento.
non so nulla di blockchain e qui non viene spiegato. Come faccio?1
perché non parli di «questo» progetto interessante?2
L’header di Twitter di Opulous ci fa subito capire qual è il focus di questa piattaforma costruita sulle blockchain di Ethereum e Algorand: gli investitori. Al posto di menarcela con la solita tiritera “sPoTifY PAga PoCo gLi ArtIStI” di quasi tutte le altre piattaforme, Opulous vuole creare un’alternativa per chi investe in alt-coin, sperando che facciano x10k. La musica può creare questo tipo di opportunità e a beneficiarne sarebbero gli artisti stessi.
Cerchiamo di capire meglio come funziona.
La prima cosa da interiorizzare è che Opulous non è una piattaforma di streaming, funzionerà da tramite fra esse e gli artisti attraverso tre prodotti distinti.
Prodotto 1: NFT Launchpad
Abbiamo tutti sentito parlare di NFT e molti sono convinti che siano semplicemente dei jpg di scimmiette. In realtà gli NFT sono dei Token Non-Fungibili, dove fungibile vuol dire “replicabile”, quindi, in sostanza, sono degli asset unici su una blockchain; questa idea di unicità si sposa bene con un progetto artistico, che per essere tale deve essere appunto unico.
Con Opulous gli artisti potranno caricare il loro brano sulla piattaforma e usare NFT Launchpad per vendere percentuali della loro canzone ai loro fan, che a loro volta potranno guadagnare (in percentuale) dagli stream che la canzone genererà su ben 76 piattaforme di streaming (Spotify, Apple Music, Amazon ecc).
Perché questo si può fare ora e non si poteva fare prima?
In teoria era possibile farlo prima, ma la tecnologia blockchain rende questo processo trasparente e scalabile. Il modo migliore di pensare al blockchain è come un foglio excel caricato su decine di migliaia di computer sparsi per il mondo collegati in rete. Se qualche malintenzionato prova a modificare una copia dell’excel, ce ne sono altri migliaia che mostrano quali sono i valori reali e l’excel “falso” viene corretto.
Questo sistema riesce a gestire decine di migliaia di dati sulla rete, addirittura piccole percentuali anche su cataloghi molti vasti di canzoni e soprattutto si possono fare microtrasferimenti di soldi in modo più facile rispetto al classico sistema bancario.
Con questo sistema gli artisti possono generare subito un anticipo sulle loro canzoni nuove, possono finanziare videoclip o altri strumenti promozionali e possono creare intorno a loro una community molto solida, che in quanto investitori, avranno tutto l’interesse a promuovere la loro musica.
Prodotto 2: NFT Exchange
E se comprassi una percentuale di un brano che non sta perfomando come vorrei? No problem, su Opulous lo si può vendere attraverso l’exchange, utilizzando gli introiti per comprarne altri o convertendo gli $OPUL (la moneta interna di Opulous) nella moneta desiderata.
Gli artisti prenderanno percentuali dalla rivendita dei loro brani.
Schema del funzionamento di Opulus tradotto da Alessio Pugi di Opulus Italia
Funzione 3: DeFi Loans
Questa funziona per gli artisti più consolidati rischia di essere il killer app: l’algoritmo di Opulous analizza il catalogo dell’artista e calcola un anticipo da dargli in funzione di quanto proietta che la sua musica genererà in futuro.
Nessuna banca, nessuna etichetta, soldi subito senza dover render conto a nessuno, sulla base dei successi precedenti. I soldi sono degli “azionisti” di Opulous, ovvero chi tiene $OPUL nel proprio portafoglio digitale, e la piattaforma garantisce che sono a tutti gli effetti prestiti mirati e che il copyright del brano saranno la garanzia sul prestito. Si potranno ipotecare le canzoni insomma.
Questo è l’unico vero strumento DeFi di Opulous e funzionerà, a differenza del resto, sul blockchain di Algorand che è open source, permissionless e fondata da un professore del MIT.
La timeline di lancio dei vari componenti di Opulous.
Altre cose da sapere
Opulous ha le idee chiare e ha identificato dei prodotti semplici che possono impattare subito l’industria musicare; l’idea di non costruire la propria piattaforma li rende subito appetibili per chi cerca visibilità sui DSP già consolidati, come appunto Spotify.
Lee Parsons, il CEO, ha presentato Opulous all’O2 Arena sabato: non ero presente, ma da quello che ho colto da twitter ha parlato 3 minuti circa prima di improvvisare una gara di freestyle. Nonostante questo è riuscito a spiegare un concetto interessante: chi utilizza Ditto come distributore digitale, se deciderà di lasciare i propri introiti sulla piattaforma (al posto di ritirarli appena disponibili) sarà a tutti gli effetti uno “staker” (qui si spiega bene cosa vuol dire) di $OPUL e in quanto tale vedrà il suo capitale generare circa il 10% di interessi.
Gli esperti sembrano essere convinti che $OPUL sia un buon investimento, visto che quando è stato disponibile su Daomaker in una vendita privata in totale ha generato più di 6 milioni di $.
Essendo una DAO, un’organizzazione autonoma decentralizzata (viene spiegato meglio qui), chi fa staking di $OPUL avrà anche diritto di voto su variazioni e ottimizzazioni del sistema.
Proprio in questi giorni, come vi ho segnalato, Audius ha annunciato di avere investitori come Katy Perry e Nas, ma anche Opulous vanta dei sostenitori di livello: Nick Gatfield, ex CEO di Sony Music, Taylor Bennett, il manager-fratello di Chance di Rapper, e diversi personaggi noti del mondo Blockchain come Brad Laurie, noto come Blockchain Brad.
Quello che non sono riuscito a trovare è un whitepaper più esaustivo sul funzionamento effettivo dei vari prodotti. Su daomaker sembrano esserci la maggior parte dei dettagli salienti.
Per quanto riguarda l’Italia vi segnalo invece questo gruppo Telegram dove gli utenti si scambiano dettagli interessanti.
Quello che ha creato Lee Parsons è una piattaforma avanguardistica che ci fa capire quanto cambierà la discografia nei prossimi anni. Se riuscirà ad imposi contro i suoi competitor, però, è tutto da vedere.
F.A.Q
Io ho trovato un libro molto bello sul mondo del Blockchain che in pochi giorni mi ha fatto capire i fondamentali. Qui trovate un link per acquistarlo su amazon.
Poi c’è questo promo di Opulous (una piattaforma di streaming in fase di lancio) che spiega bene le possibilità del blockchain e perché è così interessante seguire le evoluzioni di questa tecnologia.