Sei sicuro che tu figlio non si stia bruciando i soldi in crypto?
Ovvero le tante trappole di Telegram
Ciao!!
oggi voglio partire da un argomento che c’entra e non c’entra con la musica. Per me il Web3 sostanzialmente ha tre social di riferimento: Discord, dove succedono le cose belle come le DAO, Twitter, dove i gruppi di lavoro comunicano con il mondo esterno, e Telegram, che è un mondo molto vasto che va dalla “oggettiva utilità” alla “vera e propria frode”.
Il titolo di questa mail parte proprio da quest’ultimo social, che messo in mano a qualcuno di poco preparato su questo mondo potrebbe fargli pensare di aver trovato il portale che lo renderà ricco a vita. Questa cosa prima riguardava soprattutto le famose “shit coin”, ovvero quelle monete crypto che non propongono una soluzione a un problema del mondo reale, ma creano comunità di appassionati attirati da una pioggia di meme che rendono la speculazione una cosa leggera e divertente. Oltre alle vere e proprie frodi con gli NFT, purtroppo molto diffuse, questo tipo di approccio dell’investimento meme “a cuor leggero” è arrivato anche nei progetti crypto musicali e, sul lungo andare, prevedo possa portare dei problemi.
È ovvio che, se sono un adulto e mi diverte investire somme che mi posso permettere in progetti che mi attirano per qualsiasi motivo, io non ci vedo nulla di male. Diverso è il discorso di gruppi con migliaia di ragazzini o giovani adulti, spronati a invitare i loro amici a partecipare a un progetto che neanche loro capiscono fino in fondo con la promessa di un sicuro ritorno economico, in quello che è chiaramente una struttura piramidale.
Sui giornali, sui social, continuiamo a leggere sempre e solo di casi di successo, di persone che si sono arricchite, ma la realtà che ci sono molte più persone, che magari si vergognano a dirlo, che hanno perso molto di più di quanto hanno guadagnato.
In Russia, per esempio, ci sono circa 17 milioni di proprietari di Crypto, ma ci solo 250.000 milionari. Qualcosa non torna.
LO SO. VI STO DICENDO CHE L’ACQUA È BAGNATA.
Ma fatevi un giro nei gruppi telegram e vedrete che purtroppo troppi ci stanno cascando. Quando si parla di progetti musicali la situazione è più complicata: non è facile per gli addetti ai lavori districarsi nei casi di copyright, nelle meccaniche distributive dei DESP, nella legislatura internazionale delle security, figuratevi per un giovane che si sta affacciando a questo mondo e si lascia ammaliare dal nuovo progetto “disruptive” per l'industria musicale.
Procedete con cautela e consigliate agli altri di fare lo stesso.
PAUSA COMICA
Come in tutti i mondi, anche quello Crypto ha in suoi eventi leggendari e uno di quelli più famosi è l’hack a Bitfinex del 2016, in cui sono stati rubati 119,754 Bitcoin al famoso exchange, pari a più di 4 miliardi di dollari.
Dopo anni di indagini si è scoperto che dietro il furto c’erano lya "Dutch" Lichtenstein e sua moglie Heather Morgan.
Il web è esploso anche perché la moglie vorrebbe fare la rapper, facendosi chiamare Razzlekahn: i suoi brani (e relativi video) sono alquanto discutibili.
Ok quindi alla fine a cosa servono sti NFT?
Come vedete da quest’anno ho preso un tono un po’ più critico, perché mi sono reso conto che passavo per fanboy del mondo NFT mentre è importante far capire che ci sono aspetti positivi e negativi e magari analizzarli insieme.
In questi giorni ho beccato questo “thread” di Twitter bellissimo, scritto da uno degli artisti più importanti e influenti del Web3: RAC.
Lui fa questa musica qui (è importante per capire il discorso):
Vi do un po’ di contesto. La piattaforma di videogiochi indipendenti è uscito questo tweet:
RAC si è preso a cuore la causa e ha espresso in pochi tweet tanti concetti che vorrei espandere insieme a voi.
Vi sarà capitato anche a voi di parlare in modo entusiasta o perlomeno incuriosito di NFT e beccarvi subito la ramanzina sull’aspetto ecologico.
Qui potete leggervi tutto il thread che è molto dettagliato, cerco di riassumervelo qui. Come ampiamente detto le blockchain più inquinanti sono quelle Proof Of Work, che mettono tanto stress sulle CPU e consumano tanta energia. Ethereum, dove gli NFT sono più diffusi, è una di queste, e non solo si sta riconvertendo a Proof Of Stake (che consuma molta molta molta molta meno energia), ma ha addirittura delle blockchain L2 come Polygon che permettono di ridurre sensibilmente il consumo energetico.
RAC, giustamente, spiega che dal punto di vista ecologico il fatto che ci siano gli NFT o no su Ethereum cambia davvero poco: la rete va comunque avanti a scrivere i suoi blocchi e a consumare energia, che venga utilizzata o no.
Qui c’è la parte più illuminante di tutto il thread, perché va direttamente alla radice.
Noi siamo abituati a pagare la musica a consumo, mentre gli NFT ci permettono di mantenere la musica gratuita ai più e far pagare pochi utenti che diventano investitori, speculatori o mecenati a seconda del modello proposto.
Ma se il sistema che c’è ora funziona, e i trend di enorme crescita del mercato lo confermano, perché cambiarlo?
Il punto non è cambiarlo, ma per un certo tipo di artisti, meno mainstream o che fanno musica non così facilmente playlistabile, questo sistema può dargli un nuovo modo di rendere la loro arte monetizzabile e sostenibile.
Dal punto di vista tecnologico tante cose devono essere messe a punto e ci sono diversi progetti discutibili di successo, ma questo è fisiologico perché siamo nel primo anno di adozione.
L’approccio di RAC é proprio focalizzato sui collezionisti. Gliene sono bastati 5 per guadagnare di più rispetto a 3.5 milioni di ascoltatori su Spotify. E direi che anche questo è un dato molto interessante.
Il suono del Web3.
La creatività in questo spazio sta aumentando a vista d’occhio, a mio avviso.
Ecco 3 artisti fighi di cui potete acquistare gli NFT:
(cliccate per ascoltare il pezzo che non è ancora sulle piattaforme)
(Questo va in vendita stanotte a mezzanotte su Royal)
Il listone di HiFi & DeFi:
Qui un recap di tutte le realtà musicali di cui ho parlato nella newsletter (sono esclusi i progetti in fase di lancio)
Questo deve servivi come elenco per facilmente capire quali sono le piattaforme che possono in qualche modo aiutare il vostro progetto musicale, oggi.
Audius
piattaforma musicale tipo soundcloud con NFT, Fan Token e moneta interna $AUDIONe parlo qui, qui, qui, qui e qui.
Piattaforma con una linea editoriale che opera su ETH specializzata in vendita di NFT musicali 1/1.
Ne parlo qui
Un’etichetta tradizionale votata alla musica alternativa, guidata da una community che si incontra su Discord.
Una comunità su Discord che decide quali video posso essere venduti attraverso la sua piattaforma. Funziona su ETH. Ne ho parlato qui
Una comunità su Discord che finanzia progetti meritevoli secondo la comunità stessa.
la piattaforma musicale di vendita di NFT di Solana. Prezzi ottimi!
Ne ho parlato qui.Piattaforma non ancora pienamente online dedicata alla frazionalizzazione degli NFT.
Royal
Una piattaforma per la frazionalizzazione degli NFT che garantisce introiti dagli stream, fondato dal dj americano 3LAU.
Ne ho parlato qui, qui, qui, qui, qui e qui.Piattaforma con una linea editoriale che fa piccole quantità di NFT di artisti emergenti. Ha una community su Discord molto attiva.
Ne ho parlato qui e qui.Piattaforma non solo musicale aperta a tutti per NFT 1/1
Ne ho parlato qui.