Il tracollo di Melodity: una lezione importante.
Forse non lo sapevate, ma una delle piattaforme italiane ha chiuso i battenti.
Ciao,
approfitto dell’estate per ritornare in bolla con il web3, in questo bear market.
Il bear market, lo saprete sicuramente, è quando il mercato azionario (e per riflesso quelle delle crypto) ha un segno negativo per un periodo prolugato. Il web3 soffre particolarmente questo periodo, perché i portafogli iniziano a svuotarsi, c’è meno gente disposta a comprare NFT o altri servizi, l’hype scende, qualcuno si stufa e chiude il proprio wallet per sempre. Questa cosa quanto influisce effettivamente nello sviluppo dei nuovi servizi musicali legati al web3?
Forse addirittura fa bene, perché permette di eliminare dall’industria chi è venuto non a contribuire, ma solo a speculare. Non lo dico io, lo dice Snoop Dogg.
Il caso Melodity.
Qualche mese fa feci questo post.
Iniziai a scriverlo dopo essere inciampato nella community di Melodity su Telegram, dove mi sembrava stessero facendo della comunicazione molto errata sulla musica e sulla blockchain cercando di convincere un sacco di ragazzini inesperti a investire nella loro idea “disruptive”.
Ho scoperto in queste ore che il progetto a inizio Giugno è fallito, proprio come conseguenza del bear market (a detta loro).
(un screenshot preso dal Telegram di Melodity)
Melodity si proponeva di essere una piattaforma “disruptive” per il mercato della musica mondiale. Sostanzialmente la loro idea era di avere una loro blockchain proprietaria con una loro moneta virtuale, il $MELB, una moneta che sostanzialmente non si poteva comprare, ma solo guadagnare ascoltando musica o partecipando al metaverso che avrebbero creato.
Il $MELD invece veniva scambiato su Binance e permetteva di investire nel progetto in sé ed è sostanzialmente la moneta che i ragazzi stavano comprando da Telegram, finanziando di fatto la costruzione della piattaforma, con promesse di ritorni pazzeschi per i propri investimenti.
Il whitepaper esiste ancora e lo potete leggere qui.
Qui sotto un esempio del modello “disruptive” che proponevano:
Una gamefication bella e buona dell’ascolto, simile a Audius per certi versi, a cui si aggiunge un layer di play-to-earn.
Oltre alla parte sul metaverso, che potete vedere sul whitepaper anche se non dice nulla di sostanziale, c’era anche in piano la vendita di NFT:
I CNFT sono forse l’unica intuizione davvero geniale: un NFT che non ha manco il valore di NFT se ne possono produrre quanti se vuole e l’artista può decidere il loro valore di mercato quando vuole. Anche il secondo punto del “prendere in prestito gli NFT” è alquanto fantasiosa e francamente insensata.
Dopo aver letto il whitepaper ho avuto la possibilità di parlare anche con il fondatore, Rolen Guzman, e dopo varie domande di rito alla domanda “quanti validatori avesse la loro blockchain proprietaria” mi sono sentito rispondere “tre”, in quel momento ho capito di non voler avere nulla a che fare con quel progetto. Forse avrei dovuto essere più esplicito in quel famoso post di Febbraio? Forse avrei dovuto scrivere sul gruppo di Telegram le mie perplessità?
Una piccola tragedia.
Mi faccio spesso le domande qui sopra; oggi la risposta è ovvia, ma a Febbraio non lo era. Sono esperto, ma non mi ritengo in grado di poter giudicare la bontà di un progetto e mi faccio riguardo a urlare ai quattro venti che una cosa non possa funzionare perché ovviamente i fatti mi potrebbero smentire.
Se avessi scritto su Telegram non mi avrebbe ascoltato. Questo è un dato di fatto; chi investe in quello che sono a tutti gli effetti degli schemi piramidali difficilmente vuole sentire ragioni. Ovviamente i ragazzi e le ragazze hanno il solo peccato di essere naïve, di essere stato intortati e di non aver fatto le giuste ricerche. A loro discapito dico che Melodity ha avuto articoli su portali importanti (come qui e qui) e anche l’endorsement da parte di un personaggio abbastanza visibile dell’industria musicale, che quindi garantiva credibilità a tutto il progetto.
I fondatori, sono abbastanza sicuro, erano mossi da buone intenzioni; innovare in uno spazio come quello della musica, visto come stantio e pieno di middlemen pronti a fregare gli artisti.
Insomma la classica lettura semplicista dell’industria musicale e delle sue tante problematiche, che non verranno certo risolte da una startup finanziata da un’orda di ragazzini che vogliono vedere il loro investimento raddoppiare.
Ragazzini che ora hanno perso il loro investimento anche se Melodity dice che gli restituirà fino al 30% ad inizio Agosto (questa cosa seguita da chi? c’è un giudice fallimentare?). Staremo a vedere se succederà.
Una nota positiva.
Questo post era un po’ preso male volevo chiudere con qualcosa di bello. Ho scoperto soundmint.xyz, una piattaforma che si occupa solo di musica generativa e i drop sono davvero di un’ottima fattura. Per musica generativa spesso di pensa a suoni ambient randomizzati, che per carità, ma qui l’intelligenza artificiale fa qualcosa di un po’ più avanzato.
Kaien Cruz, una cantante Sudafricana, ha collaborato con Somehoodlum, un artista visivo che ha nel cv lavori per Lil Nas X, 21 Savage e Future, e insieme hanno creato centinaia di elementi unici e l’intelligenza artificiale li ha uniti creando 534 canzoni uniche a un minuto con le loro grafiche originali. Le potete sentire qui. Se premete play a due caso si sentono elementi in comune, ma alcune sono proprio di generi totalmente diversi.
A parte il risultato finale, davvero ottimo, mi fa impazzire che siano dei frammenti di un brano che sostanzialmente non esiste. In più comprando l’NFT avrete la possibilità di farne ciò che volete, dal remixare il brano a synchronizzarlo coi vostri contenuti.
In un futuro non lontano l’intelligenza artificiale sarà in grado di modificare una traccia a seconda che la stiate ascoltando nella playlist “chill-lofi” o in quella “hit radiofoniche” e magari verranno contate entrambe come un play dello stesso brano.
Il listone di HiFi & DeFi:
Qui un recap di tutte le realtà musicali di cui ho parlato nella newsletter (sono esclusi i progetti in fase di lancio)
Questo deve servivi come elenco per facilmente capire quali sono le piattaforme che possono in qualche modo aiutare il vostro progetto musicale, oggi.
Audius
piattaforma musicale tipo soundcloud con NFT, Fan Token e moneta interna $AUDIONe parlo qui, qui, qui, qui e qui.
Piattaforma con una linea editoriale che opera su ETH specializzata in vendita di NFT musicali 1/1.
Ne parlo qui
Un’etichetta tradizionale votata alla musica alternativa, guidata da una community che si incontra su Discord.
Una comunità su Discord che decide quali video posso essere venduti attraverso la sua piattaforma. Funziona su ETH. Ne ho parlato qui
Una comunità su Discord che finanzia progetti meritevoli secondo la comunità stessa.
la piattaforma musicale di vendita di NFT di Solana. Prezzi ottimi!
Ne ho parlato qui.Piattaforma non ancora pienamente online dedicata alla frazionalizzazione degli NFT.
Royal
Una piattaforma per la frazionalizzazione degli NFT che garantisce introiti dagli stream, fondato dal dj americano 3LAU.
Ne ho parlato qui, qui, qui, qui, qui e qui.Piattaforma con una linea editoriale che fa piccole quantità di NFT di artisti emergenti. Ha una community su Discord molto attiva.
Ne ho parlato qui, qui e quiPiattaforma non solo musicale aperta a tutti per NFT 1/1
Ne ho parlato qui.